Sempre più città stanno diventando più “friendly” con le biciclette mirando a fomentarne il loro uso, tanto che il solito modello di bicicletta ha ceduto il passo a nuovi modelli di biciclette urbane in fibra di carbonio.
Le città più “friendly”
Ci sono molte città interessate a migliorare l’ambiente e a lasciare una piccolissima impronta di carbonio. Città friendly come Amsterdam, dove si stima che il 60% degli spostamenti avvenga in bicicletta.
Barcellona che si distingue per la sua crescente rete di piste ciclabili che scorre in tutta la città e una crescente flotta di biciclette a noleggio.
Bordeaux con circa 400 km di piste ciclabili distribuite tra sentieri del vino e tratti che attraversano la città.
Copenaghen, dove le biciclette sono il mezzo di trasporto quotidiano per la metà degli abitanti della città e dove il traffico automobilistico dipende da quello delle biciclette, è una delle città più “Friendly” d’Europa.
Berlino, che oltre ad avere un itinerario di 620 km senza auto tra la capitale danese e la capitale tedesca e 620 km di piste ciclabili in città, con corsie prioritarie esclusivamente per i ciclisti.
Dublino con un aumento del 40% in un solo anno; Anversa con 2000 km di piste ciclabili; Ferrara dove, senza avere piste ciclabili, la coesistenza tra auto, pedoni e ciclisti è invidiabile; Stoccolma che dà la priorità alla bicicletta rispetto all’auto e con una vasta rete di noleggio pubblico; e Trondheim, una città norvegese che è anche fortemente impegnata a promuovere l’uso della bicicletta.
Il beneficiario finale è il cittadino
Tutte queste città “friendly” sono impegnate nell’uso globale della bicicletta, dove il beneficiario finale è il cittadino che ottiene, tra gli altri vantaggi, una maggiore consapevolezza che l’esercizio fisico è molto benefico per la sua salute. Inoltre, i ciclisti sono sempre più preoccupati di personalizzare questo mezzo di trasporto, rendendolo unico, ed esigono una maggiore qualità e leggerezza per l’uso quotidiano o sportivo.